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Diciamo no a offerte al massimo ribasso

Roma, 12 giugno 2024 – “Diciamo no a offerte al massimo ribasso sugli appalti di noleggio biancheria negli ospedali. La Regione Lazio, cambiando in corsa le regole del gioco, mette a rischio la qualità dei servizi, la salute dei cittadini e centinaia di posti di lavoro. Chiediamo un incontro urgente al Governatore Rocca”. Così le Segreterie di Filctem CGIL, Femca CISL e Uiltec UIL di Roma e Lazio sull’assenza di elementi di garanzia nella vicenda che ha coinvolto il cosiddetto Lavanolo, le lavanderie industriali che garantiscono le forniture agli ospedali laziali.

“Oggi – spiegano i sindacati – decine di lavoratrici e lavoratori hanno partecipato al presidio di protesta organizzato sotto alla sede di via Cristoforo Colombo. La Regione Lazio, attraverso il Dirigente aree sanitarie Giorgia Levante, ha ricevuto la nostra delegazione. Abbiamo apprezzato l’apertura al dialogo, tuttavia gli impegni assunti sono troppo generici per garantire la tenuta occupazionale nelle aziende coinvolte, già in crisi da tempo per l’aumento dei costi energetici e i ritardi nei rimborsi da parte delle strutture sanitarie”.

“È stata nominata la Commissione che stabilisce i criteri per il rinnovo dei contratti. Il punto – denunciano le organizzazioni sindacali – è che l’elemento determinante oggi è il prezzo, non la qualità del servizio offerto, questo potrebbe determinare che le aziende basino la loro sopravvivenza nel mercato sull’abbattimento del costo del lavoro e quindi decidano di uscire dalle associazioni datoriali e di non applicare il CCNL del settore a discapito della salute e della sicurezza non solo dei lavoratori ma anche dei cittadini. Tutto questo è inaccettabile!!!
L’occupazione delle aziende sul territorio va tutelata, anche contro ipotesi di dumping contrattuale, un fenomeno che deve essere marginalizzato con accordi di programma. Il rischio, come è avvenuto negli ultimi anni, nei quali si è applicato il principio del massimo ribasso, è che ci si affidi ad aziende che non garantiscono neanche i servizi minimi previsti sui capitolati e che ritardano in maniera sistematica l’erogazione degli stipendi, complici i scarsi margini di guadagno e i deboli flussi di cassa”.

Alla luce di quanto sopra, ribadiamo la richiesta di proseguire il confronto, attraverso un tavolo di merito con la Regione Lazio a garanzia dei livelli occupazionali attuali e di un servizio dignitoso al cittadino.
L’igiene, la sicurezza e la formazione, – concludono le Segreterie – non possono più essere considerati costi evitabili, ma investimenti imprescindibili in quanto obblighi di legge.
La Regione Lazio si è impegnata a trasmettere le nostre istanze al Direttore della Direzione Regionale Salute e Integrazione Sociosanitaria dottor Urbani, al quale chiederemo un urgente incontro per confrontarci su tutte le istanze rappresentate al tavolo di ieri. Nel frattempo continueremo a far sentire la voce delle lavoratrici e dei lavoratori di un settore in forte criticità che, ora più che mai, merita grande attenzione al fine di garantire i posti di lavoro, il salario e le professionalità acquisite!!!