Nella giornata di mercoledì 12 novembre si è conclusa positivamente la vertenza della Servizi Italia, società operante nel campo della lavanolo, la cui azienda aveva aperto una procedura di licenziamento collettivo per riduzione di personale nei confronti di 81 lavoratori dichiarati strutturalmente in esubero rispetto alle attività svolte nello stabilimento presso la sede di Ariccia.
In particolare, dopo una lunga concertazione iniziata a fine settembre, le OO.SS insieme alle Rsu di stabilimento con l’approvazione di tutti i lavoratori è stata concordata una riduzione dell’orario con la contemporanea stabilizzazione di tutto il personale.
“Si tratta di un ottimo risultato che non era affatto scontato – conferma Catia Sergianni, responsabile del settore tessile della Uiltec Roma Lazio – ; dopo una lunga trattativa e momenti difficili, siamo riusciti a salvaguardare l’occupazione”. “Purtroppo siamo dovuti intervenire sui riflessi delle gare di appalto effettuate dalla regione Lazio – continua Sergianni -, dove in assenza di clausola sociale, ci ritroviamo nel dumping sociale, con lavoratori che senza alcuna colpa, si trovano fuori dal ciclo produttivo”.
“Si tratta di un comparto in cui lo stipendio medio degli occupati non supera i mille euro – specifica la sindacalista –, cioè un costo di lavoro già di per stesso contenuto, in un settore in cui occorre però garantire la qualità del servizio rivolto agli ospedali e ai cittadini stessi”.
Inoltre “è inaccettabile che le mancanze dei bandi di gara vengano pagati dai soli lavoratori, che non hanno alcuna responsabilità – spiega la dirigente sindacale – e non riteniamo possibile, per il prossimo futuro, trovarci ancora in situazioni simili”, perché “il mantenimento della professionalità, che dia anche una qualità del servizio e la continua formazione, che vada di pari passo con l’evoluzione tecnologica – conclude la responsabile Uiltec Roma Lazio – dovrebbe essere l’unico valore per aggiudicare gli appalti”.
Roma, 13 novembre 2019
Ufficio stampa