Le Segreterie Nazionali, FILCTEM-CGIL, FEMCA-CISL, FLAEI-CISL e UILTEC UIL, hanno proclamato per il giorno 17 dicembre otto ore di sciopero generale dei lavoratori della categoria Gas-Acqua ed Elettrico, per scongiurare gli effetti dell’applicazione dell’articolo 177, comma 1, del cosiddetto Codice degli Appalti.
Se la norma dovesse applicarsi, molte società si trasformerebbero in un sol colpo in piccole e medie società appaltatrici che dequalificherebbero servizi essenziali per la comunità, senza poter fare quegli investimenti necessari per modernizzare le infrastrutture energetiche.
I concessionari sarebbero sostanzialmente espropriati delle attività inerenti la concessione, divenendo delle mere stazioni appaltanti prive di ruoli operativi e gestionali, e si determinerebbe una polverizzazione a favore di terzi.
Una ulteriore motivazione dello sciopero risiede nel fatto che il Governo ha anche ipotizzato l’esclusione della Geotermia convenzionale dalle Fonti di Energie Rinnovabili meritevoli di incentivazione. Una scelta assurda e scellerata che, se attuata, porterà pesantissime conseguenze anche in questo settore che vede una occupazione di oltre 2000 addetti diretti e indiretti, in quanto la fine degli incentivi non renderà più economicamente sostenibili gli investimenti a causa dell’altissimo rischio di impresa.
Inoltre è in discussione in Parlamento la PdL AC 52 sulla riforma del servizio idrico integrato, che prende il nome dalla sua presentatrice On. Federica Daga; una proposta che prevede il ritorno alla Costituzione di aziende speciali o enti di diritto pubblico modificando quanto previsto dalla Legge Galli del 1994 che organizzava il servizio idrico.
Così facendo si rischia un blocco agli investimenti di circa 2,5 miliardi di euro oltre alla perdita del contributo PIL con il rischio per circa 70.000 addetti nel settore e un forte aumento potenziale per la fiscalità generale.
I sindacati ritengono questi provvedimenti scellerati e pericolosi per interi settori produttivi e pertanto invitano ad una folta partecipazione allo sciopero del 17 dicembre.
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